Recupero crediti Amministratore condomini a Roma

La norma del codice civile in materia di decreto ingiuntivo, Che cosa significa recupero crediti da parte dell’amministratore di condominio a Roma, Quando l’amministratore di condominio a Roma è tenuto ad agire, Chi paga il decreto ingiuntivo?

La norma del codice civile in materia di decreto ingiuntivo

Oggi parliamo del recupero dei crediti da parte dell’amministratore di condominio a Roma verso i condomini morosi. Vedremo sinteticamente quando l’amministratore di condominio può agire contro i condomini morosi. Chi deve pagare le spese per l’azione legale.
Partiamo dalla norma principale in materia di disposizioni di attuazione del codice civile, art. 63 e in particolare il primo comma di questo articolo per la riscossione dei contributi. In base allo stato di ripartizione approvato dall’assemblea l’amministratore di condominio a Roma, senza bisogno dell’autorizzazione dell’assemblea può ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.

Che cosa significa recupero crediti da parte dell’amministratore di condominio a Roma

Vediamo un esempio pratico, consuntivo finale approvato, uno dei condomini non paga il saldo, l’amministratore di condominio a Roma può rivolgersi a un giudice. Fino a € 5000 di morosità viene coinvolto il giudice di pace, sopra i € 5000 viene coinvolto direttamente il tribunale per chiedere l’emissione di un decreto ingiuntivo ,vale a dire di un atto giudiziario emesso senza aver sentito la controparte. In questo contesto particolarmente incisivo è la presenza dello stato di ripartizione approvato dall’Assemblea che consente di ottenere l’apposizione della formula esecutiva in via provvisoria. Sinteticamente ciò che cosa significa, viene redatto non in forma esecutiva un ordine del giudice a pagare. Passati 40 giorni dalla notifica del decreto, l’ordine a pagare diventa esecutivo.

Quando l’amministratore di condominio a Roma è tenuto ad agire

Vediamo quando l’amministratore è tenuto ad agire, contenuto dell’articolo 1129 o quando gli sia stato espressamente dispensato dall’Assemblea. L’amministratore è tenuto ad agire per la riscossione forzosa delle somme dovute dagli obbligati entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito è esigibile, articolo 63 delle disposizioni per l’attuazione del presente codice. In pratica la norma ci dice che nella generale trascorsi sei mesi dalla chiusura dell’esercizio. L’amministratore di condominio a Roma deve recuperare le somme.

Chi paga il decreto ingiuntivo?

Vediamo adesso l’ultima parte, se il condominio deve anticipare i soldi per depositare un ricorso per decreto ingiuntivo in condominio. Il condominio deve sostenere la spesa. Può andare da poche decine di euro fino a centinaia di euro in base al valore della causa. Nel momento in cui questa somma non è stata prevista, potrà riversare ai condomini le somme delle spese che verranno recuperate una volta recuperato il credito del condominio. La ripartizione della spesa per decreto ingiuntivo viene fatta sulla base dei millesimi di proprietà.

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