Quando esce la serie tv The Witcher 4?

Emma Karter

La quarta stagione della famosa serie tv The Witcher arriva nel 2025 su Netflix: ecco cosa sappiamo finora

La domanda che rimbalza da mesi tra i fan è semplice quanto inevitabile: quando esce The Witcher 4? La risposta, per quanto non ancora scolpita nella pietra, è chiara nelle intenzioni: Netflix punta al 2025. La stagione è già stata girata, insieme alla quinta, che sarà anche l’ultima. E, diciamolo subito, ci sarà un nuovo Geralt di Rivia: Liam Hemsworth prende il posto di Henry Cavill. Per alcuni, una notizia che colpisce diritto nel cuore. Per altri, solo una curiosità passeggera.

Il nuovo volto della serie tv

Cavill, da sempre appassionato della saga, era riuscito a cucirsi addosso il ruolo con una certa cura. Eppure ha lasciato la serie dopo la terza stagione, come spesso accade in questi casi, per nuovi progetti. Il testimone è passato a Hemsworth, che molti ricordano per Hunger Games, ma che ha anche calcato i set di film meno importanti. Un cambio di rotta, quindi. Non drastico, ma percepibile.

Le prime foto trapelate dal set mostrano Hemsworth in abiti da Witcher: spada nuova, sguardo torvo, capelli bagnati dalla pioggia gallese. È ancora presto per apostrofare il nuovo Geralt come “degno erede” o “fuori luogo”, ma la curiosità c’è. Alcuni fan già fanno a gara per commentare il taglio della barba, come se da quello dipendesse l’intero universo narrativo. Ma in fondo è anche questo il bello delle serie cult: i dettagli diventano ossessioni.

Ritorni e novità nel cast

Tra i ritorni confermati troviamo Joey Batey nei panni del bardo Jaskier, sempre pronto a intonare strofe mentre il mondo brucia. Ci sarà anche Meng’er Zhang come Milva, personaggio amato dai lettori dei romanzi di Sapkowski. E attenzione: tra le new entry spicca Laurence Fishburne, che interpreterà Emiel Regis, un vampiro ben lontano dai cliché gotici. Un’aggiunta che fa ben sperare, almeno per chi ha ancora un po’ di pazienza.

La trama? Si fa più cupa. Dopo i fatti drammatici del finale della terza stagione, Geralt, Yennefer e Ciri si trovano separati. Ognuno in fuga, ognuno a capo di gruppi di reietti ed emarginati. Un continente in guerra fa da sfondo a questa diaspora. È chiaro che le atmosfere cambieranno: meno epiche, più intime. O almeno, così si spera. Se davvero si adatteranno parti de La Torre della Rondine, assisteremo a momenti piuttosto emozionanti.

Siamo quasi alla fine

A detta dello stesso Hemsworth, la preparazione al ruolo è stata intensa. In un’intervista ha ammesso di non conoscere né i libri né la serie, ma di aver giocato al videogioco anni fa. Un po’ strano per uno che sta per impersonare un’icona fantasy, ma anche comprensibile. Ha poi recuperato: si è immerso nei romanzi e ha guardato la serie. Le riprese lo hanno portato in Galles, dove hanno beccato prima il sole, poi la stagione dei tornado. Esperienze che, nel bene o nel male, aiutano a calarsi nel personaggio.

C’è poi un aspetto quasi scontato: la serie, con o senza Cavill, si avvia verso la fine. La quinta stagione, già girata, chiuderà il ciclo. Questo dà a Hemsworth due stagioni per dire la sua. Non è molto, ma nemmeno un tempo così breve. Se saprà farsi amare o almeno rispettare, lo scopriremo nel corso di questo 2025. Intanto, ci accontentiamo delle foto, delle indiscrezioni, e dei soliti discorsi da social.

Cosa aspettarsi

Per chi ha seguito finora la saga, resta il dubbio: sarà la stessa cosa senza Cavill? Forse no. Ma questo non significa che non valga la pena vedere cosa succede dopo. Perché The Witcher, al netto di scelte discutibili e adattamenti zoppicanti, ha sempre mantenuto un certo fascino. E l’idea di un addio definitivo con la quinta stagione aggiunge un gusto agrodolce all’attesa.

In conclusione: non c’è una data esatta, ma la quarta stagione di The Witcher arriverà in questo 2025. Con un nuovo Geralt, nuovi personaggi e – si spera – una narrazione che non si perda in meandri inutili. Il tempo dirà se sarà un degno seguito o solo un’eco sbiadita. Intanto, aspettiamo. Magari senza troppe aspettative, che a volte è la cosa migliore.

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