Elezioni regionali 2025: sondaggio Tecnè indica esiti già scritti in Toscana e Veneto

Clarissa Minarelli

Chi vincerà le elezioni regionali del 2025? Un sondaggio pubblicato di recente offre già un’anteprima dei possibili risultati in due regioni importanti: Toscana e Veneto.

Il clima elettorale inizia a farsi sentire e, come spesso accade, i sondaggi iniziano a delineare i primi scenari. Questa volta è l’Istituto Tecnè ad aver pubblicato un’interessante indagine sulle intenzioni di voto per le prossime elezioni regionali in Toscana e Veneto. Se siete toscani o veneti, forse sapete già come andrà a finire. O forse no?

Giani verso la rielezione in Toscana

Cominciamo dalla Toscana. Qui il presidente uscente Eugenio Giani, sostenuto dal centro-sinistra, sembra già avere la rielezione in tasca. Secondo il sondaggio, il suo consenso oscilla tra il 55% e il 59%, mentre il suo avversario del centro-destra, Alessandro Tomasi, non supera il 45%.

I numeri parlano chiaro: Giani sembra continuare a godere di grande fiducia tra gli elettori. La Toscana è, dopo tutto, una regione con forti tradizioni di sinistra e finora nessun candidato del centro-destra è riuscito a rompere questo equilibrio.

Non sono quindi previste grandi sorprese in questo appuntamento elettorale. Ma attenzione: la politica è fatta di momenti e il voto può cambiare rapidamente, soprattutto a ridosso delle elezioni.

Veneto, il centro-destra in testa… se resta unito

In Veneto la situazione è un po’ più complicata, anche se la tendenza è chiara: il centro-destra è nettamente in testa, con una percentuale compresa tra il 60% e il 64%. Il centro-sinistra si attesta tra il 36% e il 40%. Ma c’è un problema.

Il centro-destra è infatti in disaccordo sul nome del candidato. Dopo che Luca Zaia ha detto no a un terzo mandato, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non riescono a mettersi d’accordo. La Lega vuole ancora un candidato forte dalle proprie file, Forza Italia punta su Flavio Tosi, mentre Fratelli d’Italia rivendica il diritto di scegliere il proprio candidato, sulla base del consenso ottenuto dal partito negli ultimi anni.

Se non si raggiungerà un accordo, c’è il rischio che i voti si dividano e che una vittoria che oggi sembra sicura venga messa a repentaglio.

Marche in equilibrio, centro-sinistra in testa in Puglia e Campania

Oltre alla Toscana e al Veneto, si vota anche in altre regioni: Marche, Puglia, Campania e Valle d’Aosta.

Nelle Marche il presidente uscente Francesco Acquaroli, del centro-destra, ha un leggero vantaggio, ma la sfida con Matteo Ricci, del centro-sinistra, si preannuncia molto serrata. È qui che potremmo assistere a una battaglia per ogni singolo voto.

In Puglia e Campania, invece, la situazione sembra più tranquilla per il centro-sinistra. In Puglia i sondaggi danno un vantaggio di circa 10 punti. In Campania, dove Vincenzo De Luca è fuori gioco a causa dei limiti di mandato, la coalizione progressista cerca una figura forte per confermare la leadership.

La vera sfida? L’unità delle coalizioni

In definitiva, questo sondaggio ci dice qualcosa di molto semplice, ma fondamentale: non basta avere il consenso sulla carta, bisogna anche saperlo gestire.

In Toscana, il centro-sinistra vola alto grazie a un candidato forte e a una tradizione consolidata. In Veneto, il centro-destra ha i numeri dalla sua parte, ma rischia di perdere tutto a causa di una lotta interna ai partiti.

Se c’è una lezione da trarre, è questa: senza unità non si va lontano, nemmeno con i sondaggi dalla propria parte.

Avete già deciso per chi votare? O state ancora valutando?

Settembre si avvicina e presto non parleremo più di sondaggi, ma di voti reali. Nel frattempo, seguire queste dinamiche vi aiuterà a capire dove potrebbe andare l’Italia… regione per regione.

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